Antonello: l’incontro con il Signore!

Sono Antonello Tozzi, attualmente detenuto presso la Casa di Reclusione di Fossombrone e voglio raccontarvi la mia storia affinchè  qualcuno che abbia ancora dubbi  sul fatto che Dio è con noi in ogni cosa se lo tolga definitivamente perchè sono qui vivo e vegeto a testimoniare ciò che mi è successo:

circa due anni e mezzo fa, con la precisione 822 giorni ho subito un lutto pesante e violento, ma questo non ve lo racconto perché non sono il tipo  a cui piace attirare la facile comprensione e misericordia, quello che vi racconterò è il dopo, perché credo che per voi abbia più valore.

Dire che ero depresso è poco, non vi nascondo che ogni sera quando mi mettevo nel letto pregavo Dio di non farmi svegliare l’indomani e nella mente qualche strano pensiero sostava facilmente.

Un pomeriggio, verso le 16 e 30 viene a trovarmi un sovrintendente della Polizia Penitenziaria che vedendomi forse, troppo depresso iniziò ha parlarmi di Dio e della Sua forza, mi disse che avrebbe voluto farmi incontrare un Pastore Evangelico perché avrebbe fatto tanto per me ed a suo dire era la persona giusta che poteva fare qualcosa per la mia anima ormai infestata dal dolore.

Io non ero del tutto convinto perché se da un lato chiedevo a Dio certe cose dall’altro lo odiavo per ciò che mi aveva tolto, era un costante conflitto che vivevo dentro di me e con cui dovevo fare i conti.

Questo caro sovrintendente anche l’indomani mi venne a trovare e lo fece per diversi giorni, mi raccontava sempre di questo Pastore che iniziavamo a chiamarlo per nome, Alessandro.

Ormai sapevo bene chi era Alessandro e la cosa che dovevo decidere era solo quella di incontrarlo, ma poi sempre parlando con il sovrintendente che iniziava ad essere non più mio nemico, visto il suo ruolo, ma diversamente una persona a me cara e quindi era diventato il  mio caro amico Giuseppe Ruotolo, decisi di fare questo passo e chiesi proprio a Giuseppe come avrei potuto incontrare Alessandro!

Giuseppe mi disse che ci avrebbe pensato lui, infatti approfittando del fatto che io lavoro la mezza giornata fuori dal carcere, sarebbe stato molto facile.

Dopo qualche giorno venne da me Giuseppe e mi disse che il successivo Lunedì avrei incontrato Alessandro in Piazza Dante a Fossombrone.

Quel Lunedì lo ricordo con precisione e come potrei non ricordarmelo visto quello che mi è successo, erano le 10 e 30 circa finalmente conosco Alessandro.

Sin dal primo momento che l’ho visto fu come se lo conoscessi da molti anni, in un attimo si è creata una sintonia tale da considerarlo un mio carissimo amico, non ho avuto alcuna diffidenza nel raccontargli ciò che era successo e ciò che provavo, dopo una chiacchierata di circa 20 minuti, Alessandro mi chiese se avessi avuto piacere di fare una preghiera con lui, senza un attimo di esitazione accettai, lui mi prese le mani e fece una bellissima preghiera di circa 10 minuti. Dopo di che (per chi vive nelle mie condizioni il tempo è tiranno) dovetti lasciarlo perché dovevo recarmi al deposito per continuare il lavoro. Da Piazza Dante al deposito sono circa 600 metri: so che mi crederete, ma io ho fatto quei 600 metri con una stranissima sensazione nel cuore, mi sembrava di camminare su qualcosa di leggerissimo, quasi sulle nuvole, mi sentivo così leggero che quasi mi preoccupavo di ciò che mi stava accadendo, ma la sensazione era talmente bella che non volevo finisse e quindi camminavo lentamente proprio per meglio capire ciò che stava accadendomi, ancora oggi non so cosa mi sia successo ma so che da quel momento Dio è molto più presente nel mio cuore, spesso parlo con Lui e ho la prova che Lui mi ascolta e mi protegge.

Se commetto qualcosa di sbagliato mi viene subito spontaneo chiedergli scusa, se sono triste spesso e volentieri Lui mi tira su, mi fa compagnia in ogni mio passo.

Con questo non voglio dire di essere diventato un uomo perfetto, non lo sono ma sono migliore di ieri questo ve lo posso dire senza alcuna esitazione e rispetto a ieri ho molte più risposte.

Certo il dolore che porto nel cuore continua a logorarmi e di peso non è diminuito un solo grammo ma sento di avere maggiore forza e la cosa più bella so di non essere solo perché c’è Dio che mi guarda e mi guida, io mi affido a Lui senza alcuna incertezza e ad oggi vi garantisco non mi ha mai abbandonato, potrei dirvi tante altre cose ma n on mi basterebbero 1000 pagine per cui concludo dicendo che Dio è in ognuno di noi, basta semplicemente saperlo e volerlo ascoltare.

Approfitto di questo mio scritto per dire che voglio bene ad Alessandro e Giuseppe, ringraziarli sarebbe sminuire qualcosa che loro hanno fatto, in ogni momento della mia vita sarò pronto a donargli il mio aiuto qualora ne avessero bisogno.

Vi voglio bene a tutti anche se non vi conosco e che Dio vi protegga.

 

Fossombrone 03/08/2011

                                                                                                      Antonello Tozzi